mercoledì 23 marzo 2011

la mia lista

Riprenderò copiando. Saviano, lo scortato più famoso d'Italia, ha una rubrica che definirei alquanto primaverile sul sito della Repubblica. Praticamente raccoglie 10 buone ragioni di vita inviate da noi lettori. Io non ho ancora inviato la mia lista, la condividerò prima qui e poi, quando ne avrò voglia, la riassumerò per Saviano. Invito tutti voi, sparuti/sfigati lettori e soprattutto voi scrittori (gli altri due dei tre), a commentare questo "racconto" con la vostra lista.

Una lista che non ha ordine, si può leggere prima il punto 7 e poi il 5 senza avere problemi di comprensione... Enjoy!

1- Scegliere i libri dall'odore e dall'ultima parola. Non ricordo assolutamente chi mi consigliò, ormai sono passati veramente tanti anni, questa strategia stravagantemente meravigliosa. Adoro passare le ore in Feltrinelli o meglio nella libreria più piccola e bella dell'Italia (Ostuni (Br)- nei pressi di Piazza Sant'Oronzo), riempire le mani di una serie di libri e sceglierne uno per l'odore o per l'ultima parola. Quindi un libro che finisce per "nero", "puzza", "morte", "malattia" e così via non lo comprerò mai. Nè tantomeno compro un libro che non odora di libro ma di plastica, o naftalina, o componenti chimici inutilmente utilizzati. Questa è una ragione ragionevolmente accostata alle bevande calde, alla poltrona, al week end invernale, alla possibilità di far scorrere le pagine al ritmo della pioggia che batte sulla finestra.

2- Andare in vacanza con la mia famiglia. Parlare del nulla cosmico mascherato da progetti per il futuro, dalle prestazioni della macchina nuova, da consigli sulle amicizie da frequentare e altro, tanto altro. Credo che sia soprattutto l'altro che mi interessa, una compressione di parole scambiate con persone che conosci e che ti conoscono in uno spazio ristretto che rende il tutto più bello. Credo che questa ragione sia facilmente accostabile alla poesia "il sabato del villaggio". Il piacere di trascorrere del tempo in attesa di ciò che si cerca.

3- La partita di calcetto del sabato pomeriggio. Sempre le stesse facce, sempre gli stessi scontri, le battute, i goal, le corse, le urla, le vittorie e le sconfitte. La partita del sabato è sacra quanto il campionato alla domenica, i mondiali ogni quattro anni. Rimanendo in tema "calcio" riporto sotto la stessa voce anche l'espressione di Fabio Grosso dopo il rigore decisivo dei mondiali 2006, l'esultanza di Milito al secondo goal in Champions contro il Bayern, i festeggiamenti in piazza Duomo quando le bandiere sono tutte uguali.

4- Un film. O meglio, un bel film. Questo punto potrebbe raccogliere una nuova lista con i miei film preferiti ma mi sembra inutile. La ragione di vita legata a questo punto è la possibilità di condividere immagini, in piccole medie o grandi dimensioni, unite da dialoghi e storie ed interpreti e registi e originalità. Andare al cinema, quello piccolo di periferia dove ci si accontenta di ciò che trasmettono oppure nella multisala più grande della città più famosa. Un film visto grazie ad un computer portatile o ad un televisore vecchio stampo con tanto di scatolone dietro.

5- Le fotografie. Pezzi di vita trascorsi che ricordano odori e colori e sensazioni. Fotografie sparpagliate per casa risalenti ad anni e anni prima, fotografie gelosamente custodite in cassetti di scrivanie chiusi a chiave, fotografie ordinate secondo non si sa mai quale principio in un album.

6- Il mare in qualsiasi stagione dell'anno. In estate perchè ci stanca, in inverno perchè ci rasserena, in autunno perchè ci regala la giusta dose di nostalgia, in primavera perchè è lo strumento adatto per riscaldarci.

7- Gli aerei. I viaggi. I nuovi incontri in paesi molto lontani. Salire e scendere da quella rampa che nel giro di poche ore ci dà la possibilità di essere veramente stranieri. Di assaporare le sensazioni dell' essere fuori luogo. Un bianco in mezzo ai neri, una coppia di occhi in mezzo a tanti occhi a mandorla.

8- I nonni perchè sono il giusto salto generazionale che risolve il problema genitori-figli. Lo sguardo di una mamma negli occhi del nonno visti dal nipote, è come sentirsi a casa più volte nello stesso momento.

9- La scrittura come forma di liberazione della mente.

10- Il cibo. Quello tradizionale cucinato dalla nonna, quello originale detto anche esotico, quello veloce perchè si ha solo un'ora di pausa pranzo, quello dolce e quello salato, quello disgustoso e quello sano.

3 commenti:

  1. *- la Paglia, l'odore, il colore, l'amore. La Paglia.

    La prima ragione!

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  2. Le conversazioni di sguardi, i giochi di parole, l'ironia amara, le lettere mai date e ritrovate dopo anni, le sbronze empatiche, i corpi caldi nudi e belli, i film franco-ungaro-bosniaci-romantici.

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  3. gli incontri...gli incontri voluti, cercati, capitati...gli incontri cazzo!

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