-Scusi, ho fatto una scommessa con il mio ragazzo, quel capellone lì... ma... ma...lei è John Liedberg?
Sono esattamente questi i momenti che uno scrittore odia. Io ho deciso di fare questo nella vita proprio per esprimere i miei pensieri senza essere riconosciuto ed annoiato dai lettori. Altrimenti avrei fatto l'attore, il cantante o un fottuto showman. Cazzo!
-Si sono io. Sono contento che tu abbia vinto la tua scommessa.
Ora mi chiede la foto, l'autografo, il mio prossimo libro, se le foto della mostra le scatto tutte io e che palle!
-Si, l'ho vinta brutto figlio di puttana!
-Come?
-Cosa cazzo parli dei disabili in quel modo? Ti sembra veramente piacevole stare sulla sedia a rotelle tutta la vita, brutto coglione pieno di soldi!?
C'è da dire che nell'ultimo libro avevo un pò esagerato con il protagonista.
-Ho preso spunto dalla realtà ed ho parlato di un paraplegico che se la gode. Non credo di averti costretto a leggere quel cazzo di libro! Ora vado che ho da paraculare gli orfani.
Sono queste le conversazioni che invece adoro. In un bar a Dubai, durante una mia mostra fotografica, a difendere i miei libri indifendibili, che pubblico dall'altra parte del mondo.
Cazzo non ricordo più la strada per tornare allo stand di oggi. Tutto uguale, le strade, le palme, le piscine, i bar. Tutto finto e maledettamente simmetrico. Spero solo che quel coglione di un finto prete che mi mandano dall'Italia non sbagli aereo.
A sei ore aeree senza traffico, un taxi aveva appena investito una mercedes facendo il suo ingresso in aereoporto.
-Amore! Dio mio! Andiamo a vedere se si sono fatti male. Guarda il prete come corre!
Ancora non riesco a capire se sia stupida veramente o se lo fa solo in certe circostanze. Ma come cazzo si fa! Il giorno della liberazione da questo rompimento di coglioni e l'aereo fa un'ora di ritardo, un taxi entra in aereoporto ed un prete fa lo showman. Capitano tutte a me!
-Alice, devo andare in bagno. Mi tieni la macchina fotografica per favore?
Devo farmi una striscia altrimenti qui impazzisco. Ieri sera me l'ha vista, ne sono certo. Ma perchè non mi ha detto niente?! Con quell'aria di tristezza non avrà voluto rovinarmi la partenza. Mah! Fatto sta che sono ancora fermo quando dovevo essere già in aria.
-Pronto, ciao John!
-Nicola! Ma ancora non siete partiti?
-No, qui sta succedendo di tutto! Il treno ha un'ora di ritardo, un taxi ha pensato bene di distruggere le vetrate dell'ingresso. Senti ho una domanda, chi ti mandano dall'Italia oltre me? Questa volta ho bisogno di saperlo perchè le cose si stanno mettendo male. Fidati di me.
-Sai che non posso dirtelo Nicola!
-Ok, non me lo dire. Sappi solo che qui un prete sta fingendo. Me ne sono accorto io che sto analizzando singolarmente tutti, però potrebbe accorgersene qualcun altro.
-Dai, non ti preoccupare Nicola. Ora ti saluto che mi sto perdendo per rientrare alla mostra. Ci vediamo più tardi, andrà tutto bene.
Lo sapevo, lo sapevo! Quel coglione del cazzo! Devo stare calmo, tanto da qui non posso fare assolutamente niente. Nessuno può collegare le cose e io posso comunque sempre negare. La mia parola, scrittore e famoso artista, contro la loro, associazione mafiosa. A dirla cosi sto io nei casini.
-Salve, è occupato?
-No è libero, sto aspettando mio figlio che è in questo qui. Vada pure.
Pensavo di avercene di più! Ieri sera ho calato un pò troppo. Vabbè un tiro adesso ed uno all'arrivo, poi lì ci sarà il paradiso della coca! Se solo riuscissi a partire! Sono sicuro che sia il prete la persona di John, quindi non posso andare lì con Alice che sicuramente racconterà tutta la mia situazione. Quello non è capace di fingere e Alice è troppo intelligente. Cazzo che buona sta roba.
-Ma suo figlio non è ancora uscito?
-Ho quella grossa!
Che simpatica coppia! Un padre che legge il giornale appoggiato al lavandino ed il figlio che a due passi si mette di impegno per svuotarsi completamente prima del volo.
Che simpatica coppia! Un padre che legge il giornale appoggiato al lavandino ed il figlio che a due passi si mette di impegno per svuotarsi completamente prima del volo.
-Bè, Alice, ci sono novità?
-Sul tuo volo niente e per quanto riguarda l'incidente è appena arrivata la polizia che ha fatto allontanare tutti. Senti, prima di farti andare cosi, ti devo parlare.
Lo sapevo cazzo! Eccoti la paranoia della coca, se mi va bene si mette solo a piangere, se mi va male fa l'isterica. Devo mentire spudoratamente, fino all'ultimo. Fino a quando non mi mette le mani in tasca.
-Che è successo, amore?
-Non è successo niente, è che l'altra sera. Cioè ieri sera. Tu sei stato tutto quel tempo in bagno. Io lo so che ti fai di coca. Lo so, l'ho sempre saputo. So però che ti riesci a controllare ed è per questo che non ti ho mai detto niente. Ognuno ha i suoi segreti ed ognuno li gestisce come crede. Ora però ho da confessarti il mio unico segreto. Una cosa che non sapevo neanche io fino a ieri pomeriggio.
Le parole che seguirono quella premessa risultarono incomprensibili al povero Nicola che non poteva mai immaginare che tutto andasse così per il peggio.
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